• resistenze e diodi;
• transistor, mos-fet, riduttori di tensione;
• condensatori. In questo progetto si è preferito inserire i condensatori elettrolitici in orizzontale, per non entrare in contatto con altri componenti;
• i led, il connettore di alimentazione e il jack di uscita audio;
• i connettori per gli ESP32 (30 pin) ed ESP32S (38 pin);
• i connettori maschi e femmine che accoglieranno le periferiche esterne, quali sensori, attuatori, display, ecc.

Nota 1: dalla mia breve ricerca, non sono riuscito a trovare degli zoccoli di dimensioni corrette per ESP32 (30 pin) ed ESP32S (38 pin). Sicuramente con una ricerca approfondita, si troveranno.
Personalmente ho adattato degli zoccoli per integrati da 30 pin (15+ 15), tagliandoli e adattandoli alle tracce presenti sulla basetta. Vedi immagine n. 4.
Nota 2: l'alloggiamento per ESP32 a 30 pin (contrassegnato con sigla "U2"), presenta su di un lato una doppia fila di pin, in modo da poterlo adattare per microcontroller di varie dimensioni. Per utilizzare ESP32 a 30 pin con chipset CH340C, inserire il connettore nella fila più interna. Vedi immagine precedente, riquadro evidenziato in blu.

• un saldatore con punta sottile, per circuiti integrati;
• dello stagno di piccolo diametro (0,7/0.8 mm) di buona qualità;
• un piccolo tronchese per tagliare i reofori dei componenti elettronici.

Attrezzi utili:

• un tester per misurare le tensioni e la continuità del circuito e i vari componenti, quali resistenze, ecc;
• un piccolo attrezzo, comunemente chiamato "terza mano", con alcune pinze a coccodrillo snodate per facilitare il montaggio;
• una lente per vedere correttamente i componenti più piccoli e la qualità delle saldature.

• acquistare direttamente i connettori già della misura giusta. Ma questo è sicuramente più dispendioso, e comunque non si trovano sempre in commercio i connettori con il giusto numero di pin e del colore desiderato.
• Una seconda soluzione, che ho sempre adottato, è quella di acquistare le solite file da 40 pin,  per poi tagliarle con un tronchesino alla misura giusta. Una soluzione semplice, rapida ed economica. Dopo il taglio, si possono pareggiare le superfici con una lima o con della carta vetrata. Ho trovato che per questo scopo, la più adatta è quella con grana 120, anche adatta da montare come disco su di una piccola smerigliatrice.

La stessa soluzione è stata adottata per gli zoccoli dei microcontroller.

• Non avendoli trovati della misura adeguata, ho diviso le due file di pin con un tronchesino e le ho inserite nella BDS alla giusta distanza. 
• Oppure si possono usare le "solite" file da 40 pin femmina, troncandole per ottenere da esse due file da 15 o 19 pin (a seconda del tipo di ESP32), da saldare come connettori per i microcontroller sulla BDS.
  

• connettori bianchi: dedicati alle periferiche (sensori, attuatori, display, ecc.) da collegare al microcontroller;
• connettori blu: dedicati anch'essi alle periferiche, ma con la possibilità di essere parzialmente configurabili;
• connettori neri: massa (GND);
• connettori rossi: alimentazione, + 3,3v o +5v

Ed ecco la descrizione sintetica dei connettori maschi:

• l'unico connettore maschio utilizzato da una periferica è quello contrassegnato "SV1" (in alto a sinistra della BDS), dedicato ai servomotori, perchè abitualmente hanno in connettori co collegamento alla basetta femmine.
• Tutti connettori seguenti servono per dei settaggi, a mezzo connettori (jumper).
• connettori maschi con base rossa (e jumper ugualmente rosso): servono per selezionare il tipo di alimentazione (+3,3v o +5v), oppure per i led se si alimenterà le schede con anodo o con catodo comune;
•  connettori maschi con base nera (e jumper verde): per selezionare porte (GPIO) alternative, per ampliare la gamma di scelte ed evitare conflitti tra periferiche.